Al Festival della Parola nasce un progetto di studio sulla figura di Aldo Giuffré in collaborazione con l’Università di Genova

“Oggi gettiamo le basi per un progetto di ricerca, serio e rigoroso, sulla figura di Aldo Giuffré, perché Aldo era serio e rigoroso e un artista della sua levatura non può essere dimenticato”. Lo ha detto questo pomeriggio dal palcoscenico del Teatro Cantero, Roberto Trovato, docente di drammaturgia all’Università degli Studi di Genova, nell’ambito di una conversazione con Elena Giuffré, vedova del grande attore, al quale il Festival della Parola di Chiavari ha voluto quest’anno rendere omaggio.

Ripercorrendo la lunga e poliedrica carriera dell’attore partenopeo, che comprende cinema, teatro, televisione ma anche letteratura e doppiaggio, il professor Trovato e la signora Giuffré hanno profilato il ritratto di un artista rigoroso ma soprattutto di un uomo per bene, schivo e poco incline al divismo degli ambienti dello spettacolo, una personalità di grande spessore e come l’ha definito il docente universitario: “Un uomo contro, che non ha mai amato i salotti e che ha pagato un prezzo alto per questa sua autenticità”.

Grande soddisfazione, dunque, per il Festival della Parola di Chiavari, che è stato l’unico in Italia a voler rendere omaggio ad Aldo Giuffré e che potrà vantare di aver posto le basi per i nuovi sviluppi culturali e di ricerca, che il felice incontro tra Elena Giuffré e la cattedra di Drammaturgia del prof. Trovato sapranno produrre.