Franco De Ciuceis - IL MATTINO – 1988

Giovanni Maraspino (incarnato da Giuffré) si spacccia per “professore” in scienze occulte, parapsicologo, chiaroveggente, si fa chiamare “maestro”, dispensa consigli e ricette di vita, in maniera apparentemente disinteressata. In realtà è soltanto un cialtrone, che sfrutta l’altrui credulità e superstizione, debole egli stesso e vittima di incubi e paure.

 

Marco Palladini - PAESE SERA – 1988

Fine del gioco si avvale dell’ottimo duetto montato da Giuffré (un Maraspino più bambinesco che losco, tartufesco ma con risvolti di disarmata umanità) e Colella (un Adalberto bizzarramente somigliante allo scrittore Ugo Leonzio). Di spicco anche la matronale presenza di Clara Bindi (Regina).

Luisa Barile - IL GIORNALE DI NAPOLI - 5 Marzo 1988

Una scrittura surreale per molti versi, intelligente, anche se non sempre rigorosa nell’impianto. Non poco è valso l’apporto di una compagnia omogenea sul piano della professionalità. Oltre ai bravi Giuffré e Colella, non di meno citiamo Clara Bindi, Rosa Ferraiolo e Stefania Ventura. La regia è dello stesso Giuffré.

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Aldo Giuffré 2013

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