1962 - ANCORA UN GIORNO di Joseph Conrad

regia di Flaminio Bollini

con Aldo Silvani, Guido Verdiani, Relda Ridoni

ruolo: Harry

Vice - PAESE SERA - 9 Febbraio 1962

Bessie, una ragazza giovane e bella, consuma la propria esistenza a fianco del padre cieco, che all’infermità associa la sua naturale grettezza. La sola libertà di cui gode la figlia è l’amicizia di un altro vecchio: il capitano Hagberd, che da anni, vedovo e solo, trascorre i giorni nell’attesa del figlio Harry fuggito di casa sedici anni prima. La sua natura, inasprita dalla solitudine, lo conduce spesso a sconfinare in una esaltata violenza verbale su ciò che intende imporre al figlio quando tornerà: sposare Bessie. La ragazza finisce con l’aggrapparsi all’immaginazione, portandosi inconsciamente ad attendere e a sperare col vecchio. E Harry tornerà. Senza un soldo. Ma il vecchio non lo riconosce, perduto nella sua eterna attesa di un domani che l’oggi non compie. Harry, a quel punto, è costretto a ripartire più solo e più sconsolato di prima.

Aldo Giuffré, anche per l’importanza della parte affidatagli, ha potuto apparire di gran lunga il migliore in scena. L’attore ha reso con una forza addirittura fisica il personaggio del marinaio violento, sensuale, millantatore e a suo modo onesto e generoso.

L. Tr. - IL PAESE - 9 Febbraio 1962

A noi fa simpatia Harry, quest’eroe ribelle, una sorta di personaggio di Hemingway. A noi fa simpatia quella sua durezza e quella spregiudicatezza di tipo anarcoide che gli derivano da una esistenza vagabonda e inquieta. Bravissimo Aldo Giuffré.

Vice - L’UNITÀ - 10 Febbraio 1962

“Ancora un giorno” è stato un trionfo per il giovane Aldo Giuffré, a suo completo agio nella parte del ragazzo scappato da casa a sedici anni per correre sul mare.